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Il fiume Lamone (a cura di P.L. Cabantous e C. Guardigli)
Una generica enciclopedia descrive il fiume Lamone (più esattamente Lamóne) come quel corso d'acqua della Romagna che nasce dall'appennino Tosco Emiliano e dopo un tratto di circa 53 Km sfocia a in una zona di pianura bonificata per colmata fra il Po di Primaro e Porto Corsini.
Per descrivere questo mutevole fiume però non bastano queste poche righe, fiume caratterizzato in passato da ripetute piene anche perché carico di limo e argille che trascina a valle. Nasce come torrente Campigno presso il monte Peschiena (1198 m), si unisce a molti altrei torrenti per scavare quella che da Marradi a Brisighella è nota come valle del Lamone.

È più che opinione, quasi certezza degli studiosi moderni, che il fiume Lamone abbia subito nel corso del XII secolo due importanti deviazioni aventi entrambe origine nel territorio russiano. Infatti per parecchi secoli, almeno fino al 1232, il Lamone, col nome di fiume Teguriense, percorre il tracciato della attuale via Faentina andando quindi a "terminare" presso la città di Ravenna all'epoca circondata da bacini tipo valli che si andarono pian piano colmando.
Andrea Agnello, storico del IX secolo, menziona una porta Teguriense che si apriva nelle mura di Ravenna a poca distanza dalla porta Adriana. Una carta del 1254, riportata in Fantuzzi, V/158, ci mette sull'avviso che la prima deviazione è già avvenuta perché viene ricordato un fiume di nome Alamon che scorre un poco più a nord, nel territorio della Pieve di S. Maria in Forcolo. La deviazione lungo la via Piangipane deve essere stata di breve tempo, non più di un paio di decenni se già nel 1268 il Lamone ha già cambiato corso volgendosi ancora più a nord nei terreni detti di Traversara. Anche documenti successivi del XIII secolo ci dimostrano che questo fiume risulta essersi inalveato nel corso attuale che dal Boncellino va verso Mezzano.

L'allungamento del suo percorso per raggiungere il mare ha comunque provocato sempre un rischio piena nei periodi di piogge intense e durante l'ultima rotta del fiume detta rotta di Ammonite del 1839 il fiume riprese per breve tempo il percorso verso Ravenna fino a che il suo nuovo alveo (parzialmente artificiale) non fu preparato, il che avvenne nel 1899.


Foto del fiume Lamone dalla sua riva destra

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Foto al tramonto del fiume Lamone dal ponte stradale